Non è un paese per tutti (Sabrina)

Chichiriviche, e sei sul mar dei caraibi, nella stato di Falcon! E si pronuncia Cicirivice e non Chicchirichi come molti amici dicono J! Il paese ha un’Avenida principal piena di negozi con fuori manichini con tette e culi spropositati, farmacie
piene di non so cosa, perché quando entri non trovi mai quello che cerchi, market con tanti scaffali vuoti e generi alimentari uguali per tutti…..i biscotti Maria ( parenti alla lontana dei nostri oro saiwa) , una sola marca di burro…quando lo trovi, periodi in cui c’è anche il latte, insomma trovi un po di tutto per vivere ma mancano tante cose, quelle a cui in italia sei abituato ad avere semplicemente e senza scomodarti tanto, per esempio qui non trovi spesso carne macinata o il pollo ( le uniche due cose che ho visto qui in macelleria……se vogliamo darle questo nome), poi ci sono
una miriade di chioschetti dove gustare “l’Empanada”
una specie di calzone fritto di farina di mais, ripieno con varie ed eventuali…..che qui mangiano rigorosamente al Desayuno (colazione), con Arepas e altre specialità locali. Per delle pseudo baguette chiamato Pan Campesino (un tantino dolce…qui il sale nel pane non sanno dove sta di casa) vado al Panificio “Falcon” il mio preferito, ma ho trovato una sfoglia con formaggio e prosciutto che al momento sostituisce il mio amato rustico pugliese! Giorno dopo giorno ho imparato che qui bisogna fare rifornimento di scorte alimentari, perché potresti non trovarle per molto tempo! Ho imparato a conoscere il Venezuela, un paese schiacciato dal governo e dalla sua politica, se non vivi di persona certe cose non le puoi capire e neanche immaginare, qui spesso va via l’energia elettrica, per ore o anche per giorni…..qui apri il rubinetto e non è automatico che esca dell’acqua, perché dovrebbe passare dall’acquedotto un giorno si e uno no, ma non sempre questo avviene, ma questa è un’altra storia… e per ovviare al problema si comprano camion cisterna per soddisfare le esigenze di vita quotidiana!  Qui per le strade incontri cani randagi che vagano, spesso sono disastrati, magri, ma nonostante questo vivono liberi e in armonia con la popolazione, che non li allontana e non li maltratta; ci sono cavalli tenuti  nel giardino di fronte casa legati a un albero o che camminano tranquillamente nelle strade…..intorno vedi si degrado, case incomplete, in alcune ci sono degli sbalzi che dovrebbero essere dei balconi, ma invece ti rendi conto che non hanno alcun senso, vedi si cumuli di spazzatura qua e là, vedi si tanta povertà…..ma lo spirito di questa popolazione, la loro allegria nonostante le difficoltà del paese, i sorrisi quando incontri i loro sguardi e sentirti dire “buenas”, cioè “buongiorno” anche se non ti conoscono….TI INSEGNANO TANTO! E ti rendi conto che il necessario il più delle volte è superfluo, qui vivi un senso di libertà che non avevo mai provato, vivi in modo semplice, con la regina natura che ti circonda, con l’oceano che eccheggia a pochi metri da te, e con le palme che si perdono nell’orizzonte!!! Cammini per le strade e
c’è sempre musica, allegria e vieni contagiato da questa pace, da questo stile di vita,e al  saper adattarsi alle cose…e invece di agitarsi quando va via la luce, ti stendi sull’amaca al fresco del caney e un’iguana è li che si gode il sole a due passi da te…..poi ritorna la luce ed è festa! Pensi che qui vai a mare, fai il bagno alzi gli occhi al cielo e sopra di te pellicani, fenicotteri e fregate! Penso al primo giorno qui in venezuela,  agli Ara dai colori stupendi che volano liberi nei cieli di Caracas, pensi che nonostante le mille difficoltà, la pericolosità, il degrado e la povertà questo sia un paese stupendo, ma non è un paese per tutti! Ma io ho la fortuna di viverci!