I Monti Sartorius e il magico Ilice di Carrinu

Il sole c’è, la temperatura è mite, ok, oggi è il giorno perfetto per fare un’escursione al Rifugio Citelli (circa 1700 mt.) sul sentiero dei Monti Sartorius (formatisi dopo una colata lavica del 1865) ubicati nel versante nord-est dell’Etna. 




Giunti a destinazione restiamo un po’ sorpresi nel vedere che c’era ancora tanta neve, e ovviamente jeans e scarpe da ginnastica non sono l’abbigliamento adatto per praticare il sentiero, noi ci abbiamo provato comunque, sprofondando inesorabilmente!!!! 



E così diciamo addio al nostro percorso di circa 4 km, nonostante questo, è stato comunque divertente, il paesaggio era suggestivo e ci siamo trattenuti per fare una piccola pausa pranzo! Panino, mortadella e neve! 



Era un po’ presto per tornare a casa e così consultando la mappa del Parco dell’Etna veniamo a conoscenza dell’esistenza di una vecchia quercia lì nei dintorni. Sarà la nostra nuova destinazione. A confine del territorio tra Milo e Zafferana Etnea, troviamo il sentiero sterrato (la maggior parte in salita) che tra feltri e ginestre




conduce all’ Ilice di Carrinu, a circa 1000 mt. s.l.m.,  il più grande e antico leccio dell’Etna (una varietà di quercia) che da più di sette secoli domina il territorio della “muntagna” tra boschi di castagno e lecci. 




Ha i rami scolpiti dal vento, tra i più contorti e lunghi del mondo, una maestosa presenza con un’altezza di oltre 25 mt e più di 5 mt  di tronco, il posto infonde pace e tranquillità, sembra di stare in un bosco delle favole, le forme dei rami e le loro dimensioni però devono essere apprezzate dal vivo, le foto e le parole non sono in grado di descrivere l’Ilice come merita. Vicino la quercia poi ci sono i resti di una casetta in pietra lavica, ne approfittiamo per 


riposarci un po’ e contemplare in totale silenzio questa meraviglia della natura! E’ un luogo da scoprire e amare.