Diario di Viaggio - Tour Venezuela



Questo è un diario fatto di chilometri in auto, di ore di aereo, dell’unione di un gruppo, della condivisione di tanti momenti: di gioia,meraviglia, divertimento, entusiasmo, di stanchezza e un po’di paura…. la mia, quella che ho avuto nel salire sul Piper, troppo piccolo per i miei gusti e troppi vuoti d’aria….ma mi sono fatta forza e coraggio, dovevo pur vedere le cascate più alte del mondo?! Abbiamo attraversato buona parte del Venezuela , partendo da Chichiriviche e ammirando il paesaggio che chilometro dopo chilometro mutava intorno a noi. 


La bella Caracas, da un lato una metropoli con i suoi grattacieli, dall’altro i barrios, quartieri poveri e degradati che sorgono nelle colline, alla periferia della città,ma caratterizzati dai i più svariati colori pastello. 

Higuerote, tranquilla cittadina di mare, dove abbiamo trascorso una piacevole notte alla Posada Santa Isabel.  Un risveglio alquanto mistico e rilassante con degli esercizi di Tai Chi Chuan, il nostro maestro? Ovviamente il poliedrico Pier! 

Sempre lui ci fa scoprire e visitare la piccola azienda di cacao a conduzione familiare “Mis Poemas” una dolce pausa di viaggio con piccola passeggiata nel bosco a gustare il frutto appena raccolto dall’albero. 




Sulla strada che ci porta a Maturin ci fermiamo al km 52, dove facciamo uno strano e bizzarro incontro: il montone Pepè e la sua compagna…..due icone per i venezuelani e per i turisti! 


In serata arrivo all’Hato San Andres che ci accoglie con un meraviglioso tramonto! 


E qui ha inizio la nostra prima escursione. Navighiamo attraverso la giungla, percorrendo il Rio Morichal largo, affluente del Delta dell’Orinoco. L’incontro con le tribù Warao, il popolo dell’acqua, le loro abitazioni, infatti, sono delle piccole capanne in legno costruite su palafitte erette lungo le rive di piccoli canali; i loro interni sono realizzati utilizzando la principale pianta del delta, la palma moriche. 
Ti ritrovi nel cuore della foresta pluviale, habitat di numerose specie animali come scimmie, piraña, pappagalli, tartarughe, serpenti e coccodrilli. Ti guardi intorno estasiato, con occhi desiderosi di ammirare e compiacersi del meraviglioso che ti circonda.

Ciudad Bolivar conosciuta soprattutto per l’importante ruolo svolto durante la lotta per l’indipendenza. Il suo centro storico è uno dei più belli del Paese con i suoi edifici coloniali dai colori pastello che si affacciano sul fiume Orinoco. Una passeggiata nella città, con spuntino a base di perro caliente e della cerveza. 

Volo per Canaima, con il fatidico Piper!
Giungiamo nella Laguna, vasta distesa di acqua color ambra circondata da una spiaggia di palme con una serie di sette cascate spettacolari. Non è facile descrivere quello che si prova di fronte a questo posto incantevole,da togliere il fiato. 
Attraversare le cascate, ritrovarsi a passeggiare nella selva tropicale per raggiungere il Salto Angel, la cascata più alta del mondo, e pernottare nel campamento di amache ai piedi della cascata, proprio come gli indios. 
E qui mi vengono in mente le parole della canzone di Battiato: No Time No Space another Race of Vibrations, the Sea of the Simulation,keep your feelings in memories, I love you especially tonight……Ed è come trovarsi in un luogo senza tempo ne spazio, in dei mondi lontanissimi…..in territori mistici!
Un grazie di cuore per questa fantastica avventura va a: Andrea, l’uomo che è la mia vita. Mio cognato Giuseppe, uomo pragmatico e affettuoso, Cocò, fanciulla incantevole e adorabile, Pier, il nostro “Cocodrile Dundee” amico e guida eccellente, Victoria esuberante e dolce amica, e il mitico Pedro, chauffeur dal fantastico sorriso, che ci ha condotti a zonzo nel meraviglioso Venezuela!