Il viaggio inizia (Sabrina)

pensieriE’ da quando ero piccola che cambio città, cambio scuola, lascio i miei amici, posti a me cari e ne riscopro di nuovi. E ogni volta è stata un’avventura,  porto nel cuore tutti i luoghi dove sono stata,le persone che ho incontrato e le esperienze fatte perché mi hanno insegnato qualcosa e mi hanno fatto diventare la Sabrina che sono.  Poco tempo fa pensavo di  aver dato fine a questo mio girovagare, mi ero stabilita a Brindisi,  passeggiate con i miei cani, scampagnate i fine settimana a mare o in campagna dove poter godere di un po’ di tranquillità e pace,  e poi mi divertivo e uscivo con i miei amici, dedicandomi principalmente a vedere concerti dal vivo (possibilmente rock) invece dell’uscitina del cavolo per pub a bere qualcosa e basta. e avevo trovato dopo tanti anni un posto fisso, una certa stabilità economica,con i suoi orari impossibili e stressanti ovviamente!!!! ma sentivo che mancava qualcosa anzi qualcuno, l’uomo che amavo.
Circa due anni fa abbiamo preso strade diverse,( non sto qui adesso a spiegarne i motivi)  ma non ci siamo mai persi del tutto ed io sono stata sempre convinta che fra noi due non fosse finita definitivamente. E non so dirvi se è stata la mia pazienza, la mia costanza, il saper aspettare, il continuare ad amarlo, io e lui adesso siamo di nuovo insieme. Ed è a questo punto che la mia vita cambia nuovamente prende un nuova strada, quella che mi conduce alla persona che amo e che voglio al mio fianco nella mia vita. Non è stata una decisione facile per me quella di mollare prima di tutto la famiglia, gli amici, i miei adorati cani e per ultimo il lavoro. (Diciamo che del lavoro non me ne poteva fregà de meno,ma mi son sentita ripetere spesso: “ hai un posto fisso, un contratto a tempo indeterminato…uno stipendio!!!! Non puoi lasciare tutto per uno per cui hai sofferto tanto!”).  Ed io invece l’ho fatto perché ci ho creduto sempre nel nostro amore. Non mi sono arresa di fronte a ogni negazione,  al dolore, e a qualsiasi teoria che sarebbe stato meglio lasciarlo perdere, andare avanti e voltare pagina. Ho preferito rischiare invece di restare ferma e farmi trascinare dagli eventi. Voglio essere io a decidere della mia vita, nel bene e nel male. Ed è stato così. Sono arrivata in Venezuela  aeroporto di Caracas “Simon Bolivar” il 28 Marzo 2015, alle ore 16 circa, e dopo un volo quasi interminabile il mio unico desiderio era toccare finalmente  terra e riabbracciare il mio Andrea.