27 Marzo 2015. Mi preparo al viaggio quasi interminabile.
Ok, zaino in spalla e valigie in ascensore, abbraccio la mamma e piango, sento
che mi mancherà e che stando così lontana non potrò aiutarla quando avrà
bisogno, e questo mi addolora, poi bacio e stropiccio i miei Giulietti – Gilda
e Giulio (i miei due cani) loro sono ignari che non mi rivedranno per un po’, ma io si e so già che mi mancheranno tanto, ma so anche che sono in buone mani, al sicuro nella casa che è la loro casa e con l’affetto dei miei genitori. Un saluto a Papà e poi di corsa in stazione,treno ore 17,20 - saluto le mie amiche, Eleonora e Tiziana, le abbraccio forte, il tempo di salire sul treno, si chiudono le porte e piango ancora, vedo le loro lacrime mentre il treno si allontana….ore 22.30 ARRIVO a Roma, Antonella era li ad aspettarmi…all’uscita sbagliata. Il tempo di arrivare a casa sua, un doccia veloce, mangiare qualcosa…ultimo messaggio ad Andrea prima di andare a dormire, solo poche ore e poi risveglio traumatico con un pò di ansia addosso alle 3.30. Direzione Fiumicino. Ultimo abbraccio con Antonella e per iniziare perdo gli occhiali al metal detector. All’alba partenza per Lisbona, posto vicino al finestrino cercando di rilassarmi un po’ ammirando il sorgere del sole e il suo gioco di luci fra le nuvole. Ricordo la serata trascorsa con le mie amiche a Lecce, per l’ultimo saluto. Come consuetudine c’era il nostro Pellerossa per iniziare e poi il moscow mule mitico del “Quanto Basta” ,cocktail vari e ovviamente
Arrivo a Lisbona ore 8 circa, ho dovuto attendere un bel po’,
girovagavo in cerca del wi-fi per comunicare con famiglia e amiche….ok fatto…o
così credevo….credito esaurito! Poi finalmente arriva il momento dell’imbarco,
e lì mi incontro Pier, amico di Andrea che vive in Venezuela da un
